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PLACCA FRATTURA DI POLSO
DITO A SCATTO

Il dito a scatto è una patologia infiammatoria che interessa i tendini flessori delle dita, i quali sono circondati da una sottile guaina sinoviale che forma un canale dentro al quale scorre il tendine stesso.Quando la guaina si infiamma tende a inspessirsi e a comprimere il tendine impedendone lo scorrimento. Il sintomo, lo scatto, eÌ€ visibile quando si cerca di stendere le dita e una o piuÌ€ di una restano flesse sbloccandosi improvvisamente, appunto con uno scatto.

 

Nelle dita le pulegge formano dei tunnel fibrosi entro cui scorrono i tendini, facilitati dalla presenza delle relative guaine. Le pulegge trattengono i tendini vicino alle ossa con lo scopo di ottenere il movimento di flessione delle dita. 

 

L’intervento chirurgico per la cura del dito a scatto è effettuato con anestesia locale in regime ambulatoriale e consiste nell’apertura del canale fibroso che impedisce il corretto scorrimento del tendine, così da ripristinare il movimento del dito.

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MALATTIA DI DE QUERVAIN

E’ una patologia infiammatoria cronica, che coinvolge due tendini localizzati alla base del pollice e la guaina di scorrimento che li avvolge. Un tempo chiamata malattia delle balie perché più frequente nelle donne giovani-adulte e associata a un prolungato ed eccessivo utilizzo del polso.

 

I sintomi più comuni sono il dolore al polso dal lato del pollice eventualmene associato a  a Sensazione di formicolio o perdita di sensibilità sul lato dorsale del pollice.

Nelle fasi acute iniziali può essere curata con il riposo e l’utilizzo di un tutore associato alla fisioterapia strumentale(Laser, ultrasuoni, onde d’urto) ma nelle fasi croniche è necessario ricorrere all’intervento chirurgico.

 

L’intervento può essere eseguito in ambulatorio con una piccola incisione di 10-15 millimetri in anestesia locale. Attraverso questa incisione, il chirurgo procede ad aprire la guaina che avvolge i due tendini, donando loro più spazio per il movimento e diminuendo l’attrito che causa lo stato infiammatorio cronico.

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SINDROME DEL TUNNEL CARPALE

La sindrome del tunnel carpale è la neuropatia periferica più nota e frequente. Essa è dovuta alla compressione del nervo mediano al polso, precisamente all’interno del canale, o tunnel, carpale.

 

È una patologia caratterizzata da sintomatologia dolorosa e parestesia a carico della mano, tipicamente localizzate al territorio di innervazione del nervo mediano, ossia la superficie palmare delle prime tre dita e della metà radiale del quarto dito. Tipicamente il dolore si accentua durante le ore notturne con formicolio e nei casi gravi può rendere difficile l’opposizione del pollice. Ne consegue una ridotta capacità di presa e difficoltà di manipolazione.

 

Il trattamento è chirurgico e viene eseguito in anestesia locale. Attraverso una piccola incisione alla base del palmo della mano si esegue la sezione del “tetto” del canale carpale (legamento trasverso), liberando il nervo mediano. Il recupero è rapido con ripresa all’attività lavorativa dopo le 2 settimane.

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MORBO DI DUPUYTREN

A causa di un ispessimento della fascia palmare superficiale e dei suoi prolungamenti digitali la mano va incontro ad una flessione progressiva e permanente delle dita. Possono essere colpite tutte le dita lunghe anche se più frequentemente sono interessati il IV e V dito.
Con l’intervento chirurgico, che si esegue in anestesia locale, si asporta il tessuto fibroso malato mediante un accesso cutaneo ampio e che varia in base all’entità della patologia. Purtroppo, soprattutto nei casi gravi, a distanza di anni si riscontrano recidive anche se di minore gravità.
Il recupero è previsto in 2 settimane.

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CISTI SINOVIALI

Le cisti sono piccoli “sacchetti” in cui si raccoglie il liquido sinoviale presente nelle articolazioni o nelle guaine tendinee in seguito a fenomeni di tipo infiammatorio.

 

Le cisti appaiono come un rigonfiamento tondo od ovale ripieno di materiale gelatinoso sul polso (al dorso o al palmo) o, talvolta, a livello delle dito. Le loro dimensioni possono variare nel tempo e a volte possono transitoriamente scomparire.

L’ecografia, con sonda ad alta risoluzione è un utilissimo strumento per la diagnosi e permette un’accurata valutazione delle dimensioni della cisti, ed è in grado di individuare la sua posizione e i rapporti con vasi adiacenti, tendini e nervi.

I gangli sinoviali hanno una tendenza a risolversi spontaneamente e poi a recidivare con una certa frequenza, se non trattati. Se sintomatici, si può aspirare il contenuto gelatinoso con un ago 18 G.  , con contemporanea iniezione o meno di steroidi,

 

La resezione chirurgica è il trattamento più efficace e con maggiori tassi di successo definitivo perche l’aspirazione non elimina il peduncolo di comunicazione tra articolazione e cisti e quindi bisogna aspettarsi che la cisti ricompaia. L’intervento viene effettuato in regime di chirurgia ambulatoriale e in anestesia locale.

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Chirurgia della Mano

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